Dott.ssa Carola Giuranna
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Indennita’ maternita’ 2022 e altre misure in legge di bilancio

dicembre 30th, 2021 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Indennita’ maternita’ 2022 e altre misure in legge di bilancio)

La legge di bilancio per il 2022 si avvia alla approvazione, programmata per oggi 30 dicembre, ancora una volta al fotofinish.

  Vediamo di seguito alcune misure rivolte al sostegno della maternità e paternità, che si affiancano all’attuazione dell’Assegno unico universale per i figli  che da marzo 2022 rivoluzionerà le modalità di aiuto economico alle famiglie.

La manovra introduce alcune misure indirette  con rafforzamento dell’indennità di maternità ai redditi più bassi, un incentivo per il ritorno al lavoro, il congedo di 10 giorni ai padri che diventa stabile  e  un massiccio investimento sullo sviluppo degli asili nido, soprattutto nelle aree meno attrezzate  del paese.

Sostegno maternità lavoratrici autonome

 Un emendamento introdotto dal parlamento alla bozza governativa   prevede che l’indennità di maternità sia riconosciuta per ulteriori tre mesi a decorrere dalla fine del periodo di maternità alle: 

  • lavoratrici iscritte alla gestione separata non iscritte ad altre forme obbligatorie,
  • Alle lavoratrici autonome
  • alle imprenditrici agricole,
  • alle libere professioniste iscritte ad un ente che gestisce forme obbligatorie di previdenza

 che abbiano dichiarato, nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità, un reddito inferiore a 8.145 euro, incrementato annualmente del 100 per cento della variazione annuale dell’indice ISTAT

Esonero contributivo post-maternità (comma 137)

 In via sperimentale, per l’anno 2022, è riconosciuto, nella misura del 50 per cento l’esonero per un anno dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato, a decorrere dalla data del rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno.

Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Congedo padri

Un articolo già presente nella prima versione del DDL invece,   stabilizza a favore dei padri lavoratori dipendenti:

  1. il congedo di dieci giornate di astensione dal lavoro retribuite al 100% e di
  2. un giorno di congedo facoltativo non retribuito
  3. da utilizzare entro i cinque mesi di età del figlio.

La misura era  già prevista in forma sperimentale  per il 2021 dalla normativa precedente ( articolo 1, comma 354, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 poi modificato dalla legge n. 178 2020) ma ora viene portata a regime , cioè diventa stabile per  gli anni a venire (fino a nuove modifiche).

Fondi per Asili nido

Infine grazie alle risorse del PNRR i commi 144-145  della legge di bilancio 2022 incrementano la quota del Fondo di solidarietà comunale per potenziare il numero di posti disponibili negli asili nido per raggiungere il minimo garantito di 33 per cento su base locale entro il 2027. Sono disponibili complessivamente 4600 milioni di euro  fino al 2026. La prima quota sarà ripartita entro  febbraio 2022 da un decreto ministeriale tra le Regioni  che potranno utilizzare i fondi per la gestione delle strutture esistenti o crearne di nuove.

FONTE: FISCOETASSE.COM

Indennita’ professionisti con Cassa: domande dal 1 aprile

marzo 30th, 2020 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Indennita’ professionisti con Cassa: domande dal 1 aprile)

Indennità di 600 euro anche ai professionisti iscritti alle Casse degli Albi e Ordini professionali. A tempo di record (era previsto entro 30 giorni dal Decreto Cura Italia, pubblicato solo il 17 marzo scorso) è arrivata la firma del decreto interministeriale  Lavoro – Economia, che definisce i criteri di utilizzo de“Fondo per il reddito di ultima istanza”  previsto all’art 44 del DL Cura Italia, per garantire un reddito minimo ai lavoratori autonomi privi di altre indennità, con una dotazione di 300 milioni di euro.

Il decreto ministeriale destina 200 milioni del budget complessivo a favore dei liberi professionisti iscritti alle Casse di previdenza private: commercialisti architetti,  psicologi, agronomi, attuari… L’assegno sarà accessibile anche agli iscritti a Enasarco, che non potranno chiedere invece i 600 euro come iscritti alle gestioni dei lavoratori autonomi dell’Inps,  per espressa incompatibilità .

Il decreto è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e  per ora si sa che il Fondo, istituito presso il Ministero del Lavoro, garantirà   un indennizzo di 600 euro per  i professionisti con reddito fino a 50mila euro conseguito del 2018, ma con  requisiti differenziati e alternativi.  E’ previsto infatti che ne avranno diritto:

  1.  coloro che hanno avuto un reddito denunciato nel 2018 entro i 35mila euro 
  2. coloro che hanno avuto un reddito tra 35 mila e 50 mila euro  e dimostri di aver subito un calo di attività a causa dell’epidemia da Coronavirus nei primi tre mesi del 2020 oppure abbia chiuso la propria partita IVA.

E’ richiesta inoltre la regolarità contributiva nell’anno 2019.

La misura è stata messa a punto in collaborazione  con le Casse di previdenza professionali, come previsto dalla norma, e proprio a ciascun ente previdenziale  andra fatta la richiesta da parte dei professionisti.  tra il 1° e il 30 aprile . Per  la situazione reddituale sarà sufficiente un’autocertificazione. Le Casse verificheranno il possesso dei requisiti ed erogheranno l’importo in base all’ordine cronologico di presentazione.

Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, nell’annunciare la firma ha evidenziato  che: “Si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza”  a cui si intende dare seguito nel mese di Aprile , anche con indennizzi di importo superiore , sempre  di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.

Fonte: FiscoeTasse.com

Indennita’ 600 euro: le ultime novita’

marzo 30th, 2020 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Indennita’ 600 euro: le ultime novita’)

Come noto il decreto legge 18 2020 Cura Italia ha previsto tra le misure di sostegno ai lavoratori e alle aziende,  anche un’indennità di 600 euro, che non concorre alla formazione del reddito, a favore di professionisti senza cassa e collaboratori, lavoratori stagionali,  lavoratori del turismo e delle terme, dell’agricoltura e anche lavoratori dello spettacolo. La misura ( artt. 27-30 DL 18-2020) inizialmente ha creato  polemiche  circa l’applicabilità anche ai liberi professionisti iscritti alle Casse ordinistiche.

E’ giunto ieri 28 marzo   l’allargamento del  bonus di 600 euro a valere sul Fondo per il Reddito di ultima istanza ai professionisti iscritti alle Casse private (art. 44 del Decreto Cura Italia ) .Su questo punto vedi l’articolo “Indennità professionisti firmato il decreto“.

Tornando  alla misura prevista per gli iscritti all’INPS, mentre  si attende l’approvazione della circolare ufficiale di istruzioni , INPS ha emanato venerdi 20 marzo un documento riepilogativo  allegato al messaggio 1288/2020 in cui conferma che in questo provvedimento sono compresi solo i titolari di partita IVA iscritti alle gestioni INPS .

Inoltre  il messaggio  specifica che la procedura delle domande sarà resa disponibile entro la fine del mese di marzo, senza “click day” perche le risorse stanziate permetteranno a tutte le richieste di essere accettate.

Il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha affermato inoltre in una intervista televisiva che anche l’erogazione delle somme seguirà un iter velocissimo , entro la prima settimana di aprile potrebbero iniziare i pagamenti .

Da segnalare anche un approfondimento del Sole 24 Ore secondo il quale  tra  i co.co.co. che possono accedere al bonus,  potrebbero rientrare anche gli amministratori di società di capitali, iscritti alla Gestione separata ma al  riguardo la Cassazione, a Sezioni unite (sentenza 1545/2017) , ha  definito   tali rapporti   come  rapporti “societari”, per cui l’accesso sembrerebbe bloccato.

Per quanto riguarda invece il lavoro autonomo (artigiani e commercianti ) viene avanzato il dubbio   riguardo ai soci che prestano la propria opera in via esclusiva o prevalente in società (di persone e capitali) iscritti all’Inps. Né  risulta chiaro dal testo  se   rientrino nel diritto all’indennità solo i titolari di  partita Iva individuale, oppure anche i soci  di società di persone

Il testo della norma  prevede che il bonus di 600 euro per il mese di marzo  vada a:

  • liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla data del 23 febbraio 2020, iscritti alla Gestione separata (di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;

La medesima indennità viene riconosciuta anche a:

  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, ovvero artigiani , commercianti  coltivatori diretti e mezzadri, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso che abbiano cessato il rapporto di lavoro nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020 e purchè gli stessi non risultino titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;
  • lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo) da cui è derivato un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione  purchè non risultino titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data ddel 17 marzo ( entrata in vigore della disposizione).

In  tutti questi casi l’indennità viene riconosciuta, su domanda dell’interessato, ed erogata dall’Inps che controllerà il rispetto del limite di spesa indicato nel decreto per ciascuna categoria.

Come detto pero,  nei giorni scorsi il viceministro all’Economia Misiani  ha affermato che  «Non ci sarà nessun click day : le risorse sono ampiamente sufficienti  e calcolate sull’intera platea potenziale . Ha anche annunciato che se le domande dovessero eccedere lo stanziamento,la stessa misura sara rifinanziata con il decreto di aprile.

Questo è stato confermato indirettamente dal Presidente Conte che nella relazione in Parlamento ha annunciato uno stanziamento di almeno altri 25 miliardi  nel decreto di aprile, già in fase di studio.

Fonte: INPS