Dott.ssa Carola Giuranna
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Bonus 600 euro di marzo in scadenza

maggio 27th, 2020 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Bonus 600 euro di marzo in scadenza)

Come omrai tutti sanno, per  sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica “Covid-19”, il cd. Decreto Legge 34/2000 cd.”Rilancio”,  pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 Maggio,  ha riconfermato diversi tipi di indennità di sostegno al reddito per i lavoratori sia autonomi che dipendenti , includendo anche nuove categorie.

Oltre a ciò il Decreto ha previsto anche  due novità riguardo la possibilita di richiedere tali indennità :

  • si specifica all’art 75 che tutti i bonus INPS concessi a marzo dal Decreto Cura Italia sono  cumulabili con l’assegno di invalidità (ma non con altri tipi di pensione)
  • si introduce una scadenza per la richiesta della mensilità di marzo 2020, fissata a 15 giorni dalla pubblicazione del Decreto Rilancio (avvenuta il 19 maggio 2020)

L’inps ricorda infatti con un comunicato sul proprio sito che : 

  1.  I beneficiari di assegno ordinario di invalidità  che hanno  avuto la domanda respinta   a seguito del riesame d’ufficio potranno ricevere il pagamento dell’indennità di marzo.
  2. coloro  che non abbiano ancora presentato la domanda per l’indennità COVID-19 di marzo, possono richiederla entro il 3 giugno 2020  tramite l’apposito servizio.

Ricordiamo di seguito le principali previsioni  sugli importi e i beneficiari dei bonus a seguito del decreto Rilancio :

Bonus aprile

Viene confermataanche per il mese di aprile  l’indennità di 600 euro che è stata erogata a marzo a favore di:

  • liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata , non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020 e purchè gli stessi non risultino titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;
  • lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo) da cui è derivato un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione purchè non  titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo.

ATTENZIONE ai lavoratori del settore agricolo già beneficiari per il mese di marzo è erogata per il mese di aprile 2020 un’indennità di importo pari a 500 euro.

Bonus maggio di 1.000 euro alle P.Iva che hanno avuto un calo del reddito del 33%

Per quanto riguarda il mese di maggio, il decreto prevede l’aumento dell’indennità a 1.000 euro a favore di

  1. liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data di entrata in vigore del decreto, a condizione che:
  • siano iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335,
  • non siano titolari di pensione e non risultino iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie,
  • abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019.

Si ricorda che i soggetti richiedenti dovranno autocertificare il nuovo requisito all’INPS.

  1.             lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.)
  •  iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335;
  •  non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  •  che abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del decreto 34 2020.
  1.              lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali , anche in somministrazione che:
  • hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020:
  • Non risultino titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione.

Infine il bonus da 600 euro è stato esteso a categorie di lavoratori non incluse nel “Cura Italia”. L’indennità viene infatti concessa anche per i mesi di aprile e maggio ad ulteriori beneficiari che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, a causa dell’emergenza :

  • lavoratori stagionali di settori diversi dal turismo
  • lavoratori intermittenti
  • lavoratori occasionali iscritti alla Gestione separata
  • incaricati di vendite  porta a porta  iscritti alla Gestione separata.

FONTE: INPS

Indennita’ professionisti con Cassa: domande dal 1 aprile

marzo 30th, 2020 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Indennita’ professionisti con Cassa: domande dal 1 aprile)

Indennità di 600 euro anche ai professionisti iscritti alle Casse degli Albi e Ordini professionali. A tempo di record (era previsto entro 30 giorni dal Decreto Cura Italia, pubblicato solo il 17 marzo scorso) è arrivata la firma del decreto interministeriale  Lavoro – Economia, che definisce i criteri di utilizzo de“Fondo per il reddito di ultima istanza”  previsto all’art 44 del DL Cura Italia, per garantire un reddito minimo ai lavoratori autonomi privi di altre indennità, con una dotazione di 300 milioni di euro.

Il decreto ministeriale destina 200 milioni del budget complessivo a favore dei liberi professionisti iscritti alle Casse di previdenza private: commercialisti architetti,  psicologi, agronomi, attuari… L’assegno sarà accessibile anche agli iscritti a Enasarco, che non potranno chiedere invece i 600 euro come iscritti alle gestioni dei lavoratori autonomi dell’Inps,  per espressa incompatibilità .

Il decreto è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e  per ora si sa che il Fondo, istituito presso il Ministero del Lavoro, garantirà   un indennizzo di 600 euro per  i professionisti con reddito fino a 50mila euro conseguito del 2018, ma con  requisiti differenziati e alternativi.  E’ previsto infatti che ne avranno diritto:

  1.  coloro che hanno avuto un reddito denunciato nel 2018 entro i 35mila euro 
  2. coloro che hanno avuto un reddito tra 35 mila e 50 mila euro  e dimostri di aver subito un calo di attività a causa dell’epidemia da Coronavirus nei primi tre mesi del 2020 oppure abbia chiuso la propria partita IVA.

E’ richiesta inoltre la regolarità contributiva nell’anno 2019.

La misura è stata messa a punto in collaborazione  con le Casse di previdenza professionali, come previsto dalla norma, e proprio a ciascun ente previdenziale  andra fatta la richiesta da parte dei professionisti.  tra il 1° e il 30 aprile . Per  la situazione reddituale sarà sufficiente un’autocertificazione. Le Casse verificheranno il possesso dei requisiti ed erogheranno l’importo in base all’ordine cronologico di presentazione.

Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, nell’annunciare la firma ha evidenziato  che: “Si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza”  a cui si intende dare seguito nel mese di Aprile , anche con indennizzi di importo superiore , sempre  di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.

Fonte: FiscoeTasse.com

Indennita’ 600 euro: le ultime novita’

marzo 30th, 2020 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Indennita’ 600 euro: le ultime novita’)

Come noto il decreto legge 18 2020 Cura Italia ha previsto tra le misure di sostegno ai lavoratori e alle aziende,  anche un’indennità di 600 euro, che non concorre alla formazione del reddito, a favore di professionisti senza cassa e collaboratori, lavoratori stagionali,  lavoratori del turismo e delle terme, dell’agricoltura e anche lavoratori dello spettacolo. La misura ( artt. 27-30 DL 18-2020) inizialmente ha creato  polemiche  circa l’applicabilità anche ai liberi professionisti iscritti alle Casse ordinistiche.

E’ giunto ieri 28 marzo   l’allargamento del  bonus di 600 euro a valere sul Fondo per il Reddito di ultima istanza ai professionisti iscritti alle Casse private (art. 44 del Decreto Cura Italia ) .Su questo punto vedi l’articolo “Indennità professionisti firmato il decreto“.

Tornando  alla misura prevista per gli iscritti all’INPS, mentre  si attende l’approvazione della circolare ufficiale di istruzioni , INPS ha emanato venerdi 20 marzo un documento riepilogativo  allegato al messaggio 1288/2020 in cui conferma che in questo provvedimento sono compresi solo i titolari di partita IVA iscritti alle gestioni INPS .

Inoltre  il messaggio  specifica che la procedura delle domande sarà resa disponibile entro la fine del mese di marzo, senza “click day” perche le risorse stanziate permetteranno a tutte le richieste di essere accettate.

Il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha affermato inoltre in una intervista televisiva che anche l’erogazione delle somme seguirà un iter velocissimo , entro la prima settimana di aprile potrebbero iniziare i pagamenti .

Da segnalare anche un approfondimento del Sole 24 Ore secondo il quale  tra  i co.co.co. che possono accedere al bonus,  potrebbero rientrare anche gli amministratori di società di capitali, iscritti alla Gestione separata ma al  riguardo la Cassazione, a Sezioni unite (sentenza 1545/2017) , ha  definito   tali rapporti   come  rapporti “societari”, per cui l’accesso sembrerebbe bloccato.

Per quanto riguarda invece il lavoro autonomo (artigiani e commercianti ) viene avanzato il dubbio   riguardo ai soci che prestano la propria opera in via esclusiva o prevalente in società (di persone e capitali) iscritti all’Inps. Né  risulta chiaro dal testo  se   rientrino nel diritto all’indennità solo i titolari di  partita Iva individuale, oppure anche i soci  di società di persone

Il testo della norma  prevede che il bonus di 600 euro per il mese di marzo  vada a:

  • liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla data del 23 febbraio 2020, iscritti alla Gestione separata (di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;

La medesima indennità viene riconosciuta anche a:

  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, ovvero artigiani , commercianti  coltivatori diretti e mezzadri, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso che abbiano cessato il rapporto di lavoro nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020 e purchè gli stessi non risultino titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;
  • lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo) da cui è derivato un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione  purchè non risultino titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data ddel 17 marzo ( entrata in vigore della disposizione).

In  tutti questi casi l’indennità viene riconosciuta, su domanda dell’interessato, ed erogata dall’Inps che controllerà il rispetto del limite di spesa indicato nel decreto per ciascuna categoria.

Come detto pero,  nei giorni scorsi il viceministro all’Economia Misiani  ha affermato che  «Non ci sarà nessun click day : le risorse sono ampiamente sufficienti  e calcolate sull’intera platea potenziale . Ha anche annunciato che se le domande dovessero eccedere lo stanziamento,la stessa misura sara rifinanziata con il decreto di aprile.

Questo è stato confermato indirettamente dal Presidente Conte che nella relazione in Parlamento ha annunciato uno stanziamento di almeno altri 25 miliardi  nel decreto di aprile, già in fase di studio.

Fonte: INPS