Dott.ssa Carola Giuranna
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Bonus 600 euro professionisti e limite di reddito 2018

aprile 28th, 2020 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Bonus 600 euro professionisti e limite di reddito 2018)

Ok ai 600 euro ai liberi professionisti anche se neo iscritti e quindi senza reddito professionale dichiarato nel 2018 . Questo il chiarimento che arriva dal Ministero con una specifica Faq . In particolare la domanda era la seguente:

“Ai fini dell’accesso all’indennità di cui all’art. 44 del d.l. n. 18/2020, il riferimento al reddito percepito nell’anno di imposta 2018 – introdotto con Decreto Interministeriale 28 marzo 2020 – esclude i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti agli enti di previdenza obbligatoria nel 2019 o nel 2020?”

Il ministero da risposta negativa e  precisa che i richiedenti anche iscritti alla cassa di riferimento nel 2019 o 2020  potranno accedere autocertificando il reddito complessivo anche non professionale,  sempre che rispettino i limiti previsti.

Questa la risposta integrale :

“Il Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020 (art. 1, comma 2) riconosce l’indennità di 600 Euro a coloro che:

  1. a) abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione, la cui attività sia stata limitata a causa dei provvedimenti restrittivi adottati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica;
  2. b) abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo tra 35.000 euro e 50.000 euro, al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione, e abbiano ridotto, cessato o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (ai sensi dell’art. 2 dello stesso decreto).

Il parametro reddituale in base al quale verificare la sussistenza del diritto alla  indennità è rappresentato, dunque, dal “reddito complessivo” percepito per l’anno di imposta 2018; tale reddito può non coincidere, pertanto, con il solo reddito derivante dall’esercizio della professione. Ne consegue che l’indennità potrà essere riconosciuta anche in favore di quei lavoratori autonomi e professionisti che, in quanto iscritti agli enti previdenziali di appartenenza durante l’anno 2019 o nei primi mesi del 2020, non possano vantare per l’anno di imposta 2018 un reddito derivante dall’esercizio della professione; ciò a condizione che gli stessi abbiano percepito, in quello stesso anno, un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, ovvero compreso tra i 35.000 e i 50.000 euro (in presenza, chiaramente, degli altri requisiti prescritti dalla legge).

Pertanto nulla osta alla concessione del beneficio anche ai neo iscritti che non abbiano maturato reddito professionale nel 2018, purché abbiano un reddito da lavoro complessivo entro i limiti indicati dal DI del 28 marzo 2020.”

Ricordiamo che la misura è stata messa a punto in collaborazione  con le Casse di previdenza professionali, come previsto dalla norma, e proprio a ciascun ente previdenziale  andra fatta la richiesta da parte dei professionisti,  tra il 1° e il 30 aprile .

Per  la situazione reddituale sarà sufficiente un’autocertificazione. Le Casse verificheranno il possesso dei requisiti ed erogheranno l’importo in base all’ordine cronologico di presentazione.

FONTE: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Saldo e stralcio contributi professionisti: con quali Casse è possibile?

gennaio 28th, 2019 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Saldo e stralcio contributi professionisti: con quali Casse è possibile?)

Il saldo e stralcio dei contributi previdenziali previsto dalla legge di bilancio 2019  non è applicabile per tutti i professionisti . Ci saranno probabilmente situazioni di disparità e la Cassa Forense  rileva profili di incostituzionalità della norma. Andiamo con ordine

L’art. 1 comma 184 e seguenti  dell’ultima legge di bilancio  prevede la possibilità di saldare in forma agevolata di debiti  fiscali e contributiviper i contribuenti con ISEE inferiore a 20mila euro. L’agevolazione  riguarda  debiti affidati all’agente della riscossione entro il 31.12.2017 e consiste nell’azzeramento di  di sanzioni e interessi e nella riduzione  tra il 65 e 84% dell’importo dovuto, sulla base appunto del proprio ISEE.

La norma ricomprende anche  i mancanti versamenti alle Casse previdenziali dei professionisti in quanto sostituive ed esclusive dell’assicurazione obbligatoria  ma  come detto riguarda solo i debiti affidati ad agenti della riscossione, pratica che alcuni enti non hanno mai utilizzato. E’ il caso dell’EMPACL, la  cassa di consulenti del lavoro che non ha mai sottoscritto convenzioni con Equitalia (ora  Agenzia delle Entrate Riscossione, ADER). Come enti autonomi, tra l’altro,  i consigli nazionali di ciascun ente  sono liberi di avallare la norma, sulla base dei propri statuti e della situazione finanziaria specifica.

Vero è che il  basso limite di reddito fissato dalla norma (ISEE inferiore a 20mila euro) non fa presagire una alta adesione a questa sanatoria contributiva, se non probabilmente tra i professionisti più giovani neoiscritti agli ordini .

La situazione per ciascuna cassa è la seguente:

INARCASSA

Architetti e ingegneri

OK Inarcassa sta ancora valutando la norma la convenzione con Equitalia- Ader  è stata firmata nel 2017.
CASSA FORENSE

Avvocati

OK per tutto il periodo – Cassa forense prevede  una decurtazione proporzionale in caso di pagamento incompleto dell’annualità.
ENPAB

Biologi

OK per tutto il periodo – metodo completamento contributivo per cui il versamento ridotto riduce l’assegno
Cassa Pluricategoriale OK   dal 2013 – metodo contributivo per cui il versamento ridotto riduce l’assegno
CNDPAC

Commercialisti

OK  per tutto il periodo (2000-2017) ma il versamento  annulla tutto l’anno ai fini previdenziali
ENPACL

Consulenti del lavoro

NO – Enpacl  non è convenzionata con Equitalia-Ader
CIPAG

Geometri

OK  per tutto il periodo – incertezza se  con il pagamento ridotto sarà riconosciuto tutto l’anno ai fini previdenziali
ENPAM

Medici odontoiatri 

OK incertezza se  il pagamento ridurrà il montante per il calcolo dell’assegno previdenziale  sui requisiti di pensionamento che prevedono solo5 anni di contribuzione

Da segnalare anche che il Comitato dei Delegati della Cassa Forense, nella seduta del 18 gennaio 2019, ha approvato una mozione che evidenzia i numerosi profili di illegittimità costituzionale della norma. Oltre a protestare “per il metodo utilizzato, in contrasto con i principi di autonomia riconosciuti per legge alle Casse Professionali”   sottolinea i potenziali effetti negativi sia sulla sostenibilità finanziaria dell’Ente che sugli interessi previdenziali degli iscritti interessati al provvedimento.

FONTE: Fisco e Tasse