Dott.ssa Carola Giuranna
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Pensione Quota 100: il diritto non “scade”

aprile 30th, 2019 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Pensione Quota 100: il diritto non “scade”)

Sulla riforma delle pensioni e in particolare suulla pensione anticipata con Quota 100 sono stati diffusi nei giorni scorsi  molti dati  di scarso successo della misura oltre che i giudizi negativi del Fondo Monetario internazionale e l’agenzia di rating Moody’s .  gli esperti internazionali ritengono infatti che l’invecchiamento della popolazione  avrà conseguenze notevoli sui conti pubblici e che quota 100 aumenterà, la pressione sulle finanze statali nei prossimi decenni . Il Fondo monetario internazionale ha stimato un ulteriore aumento del debito pubblico nel 2024 al  139 %.

D’altra parte l ‘adesione inferiore alle aspettative,  rispetto alle stime iniziali,  ha fatto pensare a  possibili utilizzi diversi delle risorse risparmiate.

Il  sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon ha contestato  che la riforma non abbia avuto successo  e  afferma invece di essere soddisfatto, citando i dati INPS :: sono state presentate al 24  aprile 2019 (a tre mesi di distanza dall’entrata in vigore della norma) 144mila domande di cui:

  • per quota 100  125.000 domande
  • Opzione donna 12.500 domande
  • Ape social 7.500 domande  (a tre mesi circa dell’entrata in vigore della legge che durerà altri tre anni).

In aggiunta ci sono le 55.000 mila domande delle pensioni anticipate  con la normale procedura della Legge Fornero .

Secondo Durigon aver dato la possibilità di scelta sulla uscita anticipata dal lavoro a queste persone è comunque un risultato importante , anche  rispetto alle pensioni garantite con l’Ape social del precedente Governo che in 18 mesi  si sono fermate a poco piu di 23 mila.   Il sottosegretario ha aggiunto che il Governo continuerà a impegnarsi sui temi previdenziali  per cercare di  venire incontro anche ai “lavoratori con quota 41, i precoci  le donne che hanno avuto figli e licenziati prima della entrata in vigore della Fornero”.

In risposta a queste dichiarazioni il prof Leonardi , consigliere in tema previdenziale  nella passata legislatura, con un posto su FB  ha smentito invece che ci possa essere un tesoretto finanziario, da spendere in altre iniziative,   in quanto i risparmi  di quanto stanziato dal decreto 4 2019 per Quota 100  non possono essere  riallocati a nuova spesa. Chi ha i requisiti oggi ha gode del  privilegio unico di “poter  fare la scelta anche piu tardi, per esempio tra tre anni. La copertura finanziaria deve rimanere almeno fino al 2021 a disposizione di tutta la platea di aventi diritto , anche coloro che non la utilizzano quest’anno”.

FONTE: Il Sole 24 Ore

Rivalutazione pensioni 2019: tasso 1,1%

novembre 28th, 2018 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Rivalutazione pensioni 2019: tasso 1,1%)

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 novembre 2018 il decreto  del ministero dell’Economia , di concerto con il ministero del Lavoro,  che definisce il tasso di adeguamento all’inflazione pari all’1.1%   per le pensioni in pagamento dal 1.1.2019, relativo al 2018. Viene  anche confermato quanto calcolato a fine 2017 , sempre pari all’1,1% per gli assegni 2018.

Il tasso infatti viene  determinato sulla base dell’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente e per il 2018 si basa oggi sulle variazioni registrate fino al 30 settembre 2018. Non si tratta quindi di un valore definitivo e alla fine del  2019 potrebbe essere modificato dando luogo a successivi conguagli sugli assegni previdenziali del 2020 alla fine dell’anno prossimo

Come per gli anni sorsi, non tutti gli assegni in realtà  godranno di un aumento netto dell’1,1%  in quanto  per l’applicazione si utilizza un meccanismo previsto dalla legge 147/2013 che prevede :

  • un adeguamento del 100% del valore  per gli assegni a fino a 3 volte il minimo
  • del 95% per gli assegni di valore oltre 3 e fino a 4 volte il minimo;
  • del 75% oltre 4 volte e fino a 5
  • del 50% oltre 5 volte e fino a 6;
  • del 45% oltre sei volte il minimo.

Tale meccanismo  è in  scadenza proprio a fine 2018 e , se non fosse prorogato, si tornerebbe al sistema di calcolo della legge 388/ 2000, leggermente piu generoso per le pensioni piu alte  ( in cui la riduzione del valore assoluto si applica solo all’importo  eccedente lo scaglione cui appartiene l’assegno pensionistico)  .

Potrebbe anche essere realizzato uno nuovo meccanismo, all’interno della riforma relativa all’anticipo pensionistico con Quota 100 , di cui tanto si parla e in attesa di qualche bozza legislativa.

FONTE: GAZZETTA UFFICIALE

Pensioni supplementari con le diverse gestioni INPS

novembre 5th, 2018 | Posted by admin in Senza categoria - (Commenti disabilitati su Pensioni supplementari con le diverse gestioni INPS)

Con il Messaggio INPS n. 4075 del 2.11.2018 vengono forniti dall’Istituto previdenziale chiarimenti in merito alla possibilità di erogazione dei  supplementi di pensione e pensioni supplementari nei casi di   prestazioni liquidate in regime di convenzione tra la gestione previdenziale ex ENPALS, il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti e le gestioni autonome dell’Istituto, nonché nelle ipotesi di prestazioni liquidate in applicazione dell’articolo 4-ter del decreto-legge n. 6/1993, convertito dalla legge n. 63/1993.

A seguito di  numerosi quesiti relativi alla definizione dei supplementi di pensione e delle pensioni supplementari nei casi di contribuzione accreditata dopo il pensionamento, l’istituto chiarisce che  va fatto riferimento all’esistenza o meno di specifiche  convenzioni stipulate con l’istituto e richiamando i vari documenti di prassi già pubblicati nel corso del tempo,  illustra in chiari specchietti rissuntivi  tutti i casi specifici i casi in cui è  possibile, o meno,  l’ottenimento della pensione supplementare.

FONTE: INPS